Author Archives: anpiperugia
Corso formazione docenti scuole primo e secondo grado
La sezione A.N.P.I. Bonfigli – Tomovič di Perugia e l’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, in linea con il Protocollo d’intesa A.N.P.I. – MIUR del 24/07/ 2014 per la promozione della Resistenza e della Costituzione nelle scuole e con la convenzione con gli Istituti storici della Resistenza del 3/11/2014, promuovono il corso di formazione: “La Resistenza fondamento etico della Costituzione: dal laboratorio di storia all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione” rivolto ai docenti delle scuole secondarie di I e II grado, con la referenza scientifica ed il coordinamento dell’Isuc.
Laboratori Cittadinanza e Costituzione – Corso ISUC ANPI – as 2015-16
Congresso Sezione A.N.P.I. Perugia “Bonfigli Tomovic”
21 Febbraio
ore 16
Via del Cortone, 19 Perugia
(prima traversa sx di Corso Cavour)
Invitiamo tutti gli iscritti a prendere visione del documento congressuale e a formulare eventuali proposte per il rilancio e lo sviluppo dell’A.N.P.I. nel presente e per il futuro.
Dopo il 70° anniversario della Liberazione 1945-2015 appena trascorso, siamo di fronte al 70° anniversario dell’Assemblea Costituente e del referendum del 2 giugno 1946-2016, prima elezione democratica a suffragio universale, aperta per la prima volta anche alle Donne.
L’A.N.P.I. deve essere sempre attiva e presente nella vita politica, culturale e sociale di Perugia, per ricordare i Caduti per la Libertà e difendere la Costituzione, pertanto Ti invitiamo a partecipare attivamente al Congresso.
Infine, ricordiamo che sarà possibile rinnovare la tessera A.N.P.I. 2016: facciamo tutti insieme un’azione di proselitismo presso compagni, amici e conoscenti per stimolare la partecipazione alle iniziative e alle campagne dell’A.N.P.I.
Una riflessione sulle parole di Smuraglia ed i Notav
In relazione all’intervento del Presidente dell’A.N.P.I. nazionale Carlo Smuraglia, riguardo i fatti che si stanno svolgendo in Val di Susa, la sezione A.N.P.I. Perugia Centro Bonfigli Tomovic condivide pienamente le considerazioni espresse dalla Sezione Bussoleno-Foresto-Chianocco che riportiamo qui in fondo.
In piu ci sentiamo di aggiungere che “a tirare per per la giacchetta” non sono i vari movimenti di resistenza che ci sono nel nostro paese ma le attuali forze politiche che relegano le figure storiche dell’ANPI a meri soprammobili per adornare le loro parate.
Nel suo intervento Smuraglia dice:” Si riafferma infatti che non possiamo e non dobbiamo prendere posizione sul merito della questione; che si comprendono anche le ragioni di quelli che democraticamente si oppongono e protestano; si indica come fondamentale la strada del confronto e quindi anche dell’ascolto; si dice esplicitamente che ciò che non si deve accettare è, sostanzialmente, la violenza” però, almeno fin ora, non sono state spese neppure due righe, da parte della nostra Segreteria Nazionale, riguardo le violenze e gli abusi subiti dalla popolazione della Val di Susa da parte delle forze dell’ordine e dei vari politici di turno.
Dall’ANPI ci si aspetta invece che prenda posizione, per la sua storia, per l’importanza delle figure che l’hanno formata, che sia da garante di tutti coloro che si sentono oppressi o discriminati.
Vogliamo solo ricordare la grande manifestazione di Genova nel 1960, dove è stato impedito lo svolgersi del congresso dell’ex partito fascista MSI, dove tutto è partito da una chiamata in piazza della Camera del Lavoro e dell’ANPI genovese.
Quelli erano altri tempi è vero ma forse anche un’altra ANPI
La sezione ANPI Perugia Centro Bonfigli/Tomovic
Comunicato della sezione Foresto-Bussoleno-Chianocco:
Il Direttivo di questa sezione, vista la situazione socio politica in Valle di Susa, lette le parole del Presidente dell’A.N.P.I. nazionale Carlo Smuraglia, pubblicate sul sito dell’Associazione stessa, esprime le seguenti considerazioni:
- Nessuno ha mai tirato la giacchetta all’A.N.P.I. per trascinarla forzatamente su posizioni No Tav, anche se a parer nostro, l’Associazione, avrebbe tutto il diritto a esprimere le proprie considerazioni in merito ad un opera pubblica che contrasta fortemente con quei principi di libertà, equità e civiltà di cui la nostra Associazione si nutre.
- All’A.N.P.I. invece è stato richiesto, e non avrebbe dovuto esimersi, di prendere posizioni in merito all’emergenza democratica che si vive in Valle di Susa ed in generale su tutto il suolo nazionale, dove, ogni contestazione legittima, dagli operai che difendono il posto di lavoro, a chi si oppone ad un opera costosa ed illegale, agli studenti che difendono i loro diritti allo studio, viene subito sedata utilizzando la forza pubblica con modi che ricordano sempre più quelli cileni. Oppure sulla militarizzazione di interi territori. Militarizzazione e militari che con i loro atteggiamenti e il loro fare ricordano molto lugubramente e sempre più frequentemente le truppe di occupazione di sessant’anni or sono.
- All’A.N.P.I. nazionale chiediamo se si può ritenere legittimo che cittadini e cittadine italiani vengano insultati, inseguiti sino nelle abitazioni, venga loro usata violenza, siano sfondate le porte delle abitazioni o dei locali pubblici, siano “gasati” da gas vietati addirittura nei conflitti militari. Stiamo parlando di episodi reali di cui siamo stati e siamo tuttora testimoni e vittime.
- Chiediamo all’A.N.P.I. nazionale perché la nostra Associazione abbia espresso un silenzio assordante su temi quali, le scandalose leggi sull’immigrazione, sui respingimenti dei migranti in mare (condannati anche dalla U.E.), sulle operazioni di guerra in nazioni sovrane, sulle leggi elettorali “porcata”, sulle posizioni omofobe, xenofobe e razziste di taluni parlamentari della Repubblica, sulla demolizione sistematica e pianificata della scuola pubblica, del lavoro, dello stato sociale.
- Il presidente Carlo Smuraglia ha ribadito nel suo scritto di frequentare la Costituzione e la Democrazia da moltissimo tempo. Rispettosamente, vogliamo ricordare al Presidente che anche i Partigiani di questa sezione, che molto hanno dato alla Resistenza e che molto continuano a dare, frequentano Costituzione e Democrazia da quando avevano circa vent’anni, ed è proprio per questo motivo che partecipano alle manifestazioni in valle con il loro entusiasmo contagiante, con striscioni e bandiere. Questo non li rende certo di meno valore del Presidentre stesso.
- Non capiamo cosa voglia dire il Presidente invitando gli iscritti dell’A.N.P.I. a non “mescolarsi con tutti” rinunciando così all’autonomia dell’Associazione. Crediamo che per continuare a vivere, l’A.N.P.I. debba sempre più aggregare soggetti diversi, poiché le differenze aiutano a crescere e a durare. Il chiudersi mestamente a spettatori, unicamente con un ruolo di testimonianza storica su ciò che fu l’antifascismo e la Resistenza, faranno si che in poco tempo l’Associazione smetta di crescere e inizi inesorabilmente il suo inevitabile declino.
- Riteniamo dunque sia auspicabile un dibattito pubblico su scala nazionale su questi temi che inquietano molte sezioni della nostra Associazione anche fuori dalla Valle di Susa. Auspichiamo che tale dibattito possa realizzarsi quanto prima, eventualmente durante la festa nazionale dell’A.N.P.I. di Marzabotto.
Concludiamo questo scritto confermando di non voler tirare nessuno per la giacchetta che per altro, i Partigiani non hanno mai portato, ma confermando la nostra scelta e la nostra determinazione ad aderire a ciò che riteniamo più opportuno, siano pure manifestazioni No Tav, poiché, oltre che iscritti all’A.N.P.I., ci riteniamo uomini e donne liberi/e, che hanno scelto, sollecitati dai valori dell’antifascismo e della Resistenza, dai nostri Partigiani, dai loro insegnamenti, di stare dalla parte giusta, quella così tanto menzionata dall’A.N.P.I. stessa, che crediamo non possa e non debba essere ridotta a quella innanzi ad un televisore avillente, monotematico e soporifero. L’A.N.P.I. per noi è e deve essere un’altra cosa.
E poi Presidente Smuraglia, porti pazienza, noi siamo vivi e dunque parteggiamo, esattamente come scrisse nel 1917 Antonio Gramsci, noto sovversivo.
Il Direttivo A.N.P.I. – Sez. Bussoleno-Foresto-Chianocco
PRESIDIO ANTIFASCISTA, SABATO 31 MARZO 2012 – BORGO XX GIUGNO – ORE 16
<<Oggetto: NO alla parata fascista del 31 Marzo!
Il 31 Marzo la formazione neo-fascista Forza Nuova intende scendere in
piazza a Perugia e insozzare con saluti romani e simbologia fascista la
gloriosa storia democratica e antifascista del territorio. La
manifestazione che Forza Nuova ha intenzione di svolgere a Perugia è una
palese violazione della Legge Scelba del 20 Giugno 1952 che all’articolo
4 sancisce come colpevole di reato chi “pubblicamente esalta esponenti,
principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità
antidemocratiche”.
Forza Nuova è un organizzazione neppure troppo nascostamente
neofascista che porta avanti una pratica squadrista, fascista e
razzista. L’autorizzazione ad una simile iniziativa oltre ad essere
extra-legale rappresenta un atto grave perchè infanga la storia e la
tradizione antifascista di Perugia e dell’Umbria e costituisce un
attacco ai diritti e alle conquiste realizzate dai nostri padri
partigiani con la Resistenza antifascista.
Chiediamo quindi al Sindaco Wladimiro Boccali e a tutti i
rappresentanti delle istituzioni, in nome della tradizione antifascista
e democratica di Perugia, di farsi garanti dell’applicazione della
Costituzione e di impedire lo svolgimento di questa parata fascista. In
caso contrario dovremmo considerarvi complici di chi riscrive la storia,
riabilita il fascismo e promuove razzismo e guerra tra poveri.
Distinti saluti>>
La sezione ANPI Perugia Centro “Bonfigli-Tomovic”