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Our war

Il 7 Febbraio la nostra sezione in collaborazione con il cinema Postmodernissimo ha presento “Our War”, documentario che narra, da un punto di vista ancora poco conosciuto, lo scenario della guerra più importante del nostro tempo, quella contro il terrore dell’Isis che dalla Siria rischia di espandersi in tutta Europa.
Protagonisti tre ragazzi occidentali che questa guerra hanno deciso di combatterla, abbandonando tutte le sicurezze e mettendo a rischio la loro stessa vita, unendosi ai curdi dello YPG (Unità di Protezione Popolare) del Rojava, nel Nord della Siria, per combattere l’autoproclamato Stato Islamico.
Il film racconta la loro scelta, gli incubi e le speranze, la memoria dei compagni e amici morti, il loro desiderio di tornare a combattere in Rojava e sostenerne il sogno democratico. E di fronte a questi giovani che combattono una guerra così distante dalla nostra vita di tutti i giorni sorge spontaneo chiedersi: per chi stanno combattendo?


Giornata della memoria 2017

In occasione della giornata della Memoria la nostra sezione in collaborazione con il cinema Postmodernissimo ha presentato il film documentario “A German Life”, la storia della vita della segreteria di Goebbels raccontata in prima persona dall’ultracentenaria Brunhilde Pomsel.


Dalla Resistenza fondamento etico della Costituzione

Durante la seconda fase del progetto, la nostra sezione ha incontrato i ragazzi delle scuole di secondo grado di Perugia, Magione, Nocera Umbra e Città della Pieve. Un’occasione per conoscere l’ANPI più da vicino e, attraverso lo spettacolo teatrale di Stefano Baffetti “L’isola degli uomini”, la vicenda della piccola comunità di Isola Maggiore del Lago Trasimeno  che sfidò la ferocia nazifascista. 


Congresso Sezione A.N.P.I. Perugia “Bonfigli Tomovic”

IMMAGINE DI COPERTINA

 

21 Febbraio

ore 16

Via del Cortone, 19 Perugia

(prima traversa sx di Corso Cavour)

 

Invitiamo tutti gli iscritti a prendere visione del documento congressuale e a formulare eventuali proposte per il rilancio e lo sviluppo dell’A.N.P.I. nel presente e per il futuro.

Dopo il 70° anniversario della Liberazione 1945-2015 appena trascorso, siamo di fronte al 70° anniversario dell’Assemblea Costituente e del referendum del 2 giugno 1946-2016, prima elezione democratica a suffragio universale, aperta per la prima volta anche alle Donne.

L’A.N.P.I. deve essere sempre attiva e presente nella vita politica, culturale e sociale di Perugia, per ricordare i Caduti per la Libertà e difendere la Costituzione, pertanto Ti invitiamo a partecipare attivamente al Congresso.
Infine, ricordiamo che sarà possibile rinnovare la tessera A.N.P.I. 2016: facciamo tutti insieme un’azione di proselitismo presso compagni, amici e conoscenti per stimolare la partecipazione alle iniziative e alle campagne dell’A.N.P.I.

 

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Una riflessione sulle parole di Smuraglia ed i Notav

In relazione all’intervento del Presidente dell’A.N.P.I. nazionale Carlo Smuraglia, riguardo i fatti che si stanno svolgendo in Val di Susa, la sezione A.N.P.I. Perugia Centro Bonfigli Tomovic condivide pienamente le considerazioni espresse dalla Sezione Bussoleno-Foresto-Chianocco che riportiamo qui in fondo.
In piu ci sentiamo di aggiungere che “a tirare per per la giacchetta” non sono i vari movimenti di resistenza che ci sono nel nostro paese ma le attuali forze politiche che relegano le figure storiche dell’ANPI a meri soprammobili per adornare le loro parate.
Nel suo intervento Smuraglia dice:” Si riafferma infatti che non possiamo e non dobbiamo prendere posizione sul merito della questione; che si comprendono anche le ragioni di quelli che democraticamente si oppongono e protestano; si indica come fondamentale la strada del confronto e quindi anche dell’ascolto; si dice esplicitamente che ciò che non si deve accettare è, sostanzialmente, la violenza” però, almeno fin ora, non sono state spese neppure due righe, da parte della nostra Segreteria Nazionale, riguardo le violenze e gli abusi subiti dalla popolazione della Val di Susa da parte delle forze dell’ordine e dei vari politici di turno.
Dall’ANPI ci si aspetta invece che prenda posizione, per la sua storia, per l’importanza delle figure che l’hanno formata, che sia da garante di tutti coloro che si sentono oppressi o discriminati.
Vogliamo solo ricordare la grande manifestazione di Genova nel 1960, dove è stato impedito lo svolgersi del congresso dell’ex partito fascista MSI, dove tutto è partito da una chiamata in piazza della Camera del Lavoro e dell’ANPI genovese.
Quelli erano altri tempi è vero ma forse anche un’altra ANPI

La sezione ANPI Perugia Centro Bonfigli/Tomovic

Comunicato della sezione Foresto-Bussoleno-Chianocco:
Il Direttivo di questa sezione, vista la situazione socio politica in Valle di Susa, lette le parole del Presidente dell’A.N.P.I. nazionale Carlo Smuraglia, pubblicate sul sito dell’Associazione stessa, esprime le seguenti considerazioni:

  • Nessuno ha mai tirato la giacchetta all’A.N.P.I. per trascinarla forzatamente su posizioni No Tav, anche se a parer nostro, l’Associazione, avrebbe tutto il diritto a esprimere le proprie considerazioni in merito ad un opera pubblica che contrasta fortemente con quei principi di libertà, equità e civiltà di cui la nostra Associazione si nutre.
  • All’A.N.P.I. invece è stato richiesto, e non avrebbe dovuto esimersi, di prendere posizioni in merito all’emergenza democratica che si vive in Valle di Susa ed in generale su tutto il suolo nazionale, dove, ogni contestazione legittima, dagli operai che difendono il posto di lavoro, a chi si oppone ad un opera costosa ed illegale, agli studenti che difendono i loro diritti allo studio, viene subito sedata utilizzando la forza pubblica con modi che ricordano sempre più quelli cileni. Oppure sulla militarizzazione di interi territori. Militarizzazione e militari che con i loro atteggiamenti e il loro fare ricordano molto lugubramente e sempre più frequentemente le truppe di occupazione di sessant’anni or sono.
  • All’A.N.P.I. nazionale chiediamo se si può ritenere legittimo che cittadini e cittadine italiani vengano insultati, inseguiti sino nelle abitazioni, venga loro usata violenza, siano sfondate le porte delle abitazioni o dei locali pubblici, siano “gasati” da gas vietati addirittura nei conflitti militari. Stiamo parlando di episodi reali di cui siamo stati e siamo tuttora testimoni e vittime.
  • Chiediamo all’A.N.P.I. nazionale perché la nostra Associazione abbia espresso un silenzio assordante su temi quali, le scandalose leggi sull’immigrazione, sui respingimenti dei migranti in mare (condannati anche dalla U.E.), sulle operazioni di guerra in nazioni sovrane, sulle leggi elettorali “porcata”, sulle posizioni omofobe, xenofobe e razziste di taluni parlamentari della Repubblica, sulla demolizione sistematica e pianificata della scuola pubblica, del lavoro, dello stato sociale.
  • Il presidente Carlo Smuraglia ha ribadito nel suo scritto di frequentare la Costituzione e la Democrazia da moltissimo tempo. Rispettosamente, vogliamo ricordare al Presidente che anche i Partigiani di questa sezione, che molto hanno dato alla Resistenza e che molto continuano a dare, frequentano Costituzione e Democrazia da quando avevano circa vent’anni, ed è proprio per questo motivo che partecipano alle manifestazioni in valle con il loro entusiasmo contagiante, con striscioni e bandiere. Questo non li rende certo di meno valore del Presidentre stesso.
  • Non capiamo cosa voglia dire il Presidente invitando gli iscritti dell’A.N.P.I. a non “mescolarsi con tutti” rinunciando così all’autonomia dell’Associazione.  Crediamo che per continuare a vivere, l’A.N.P.I. debba sempre più aggregare soggetti diversi, poiché le differenze aiutano a crescere e a durare. Il chiudersi mestamente a spettatori, unicamente con un ruolo di testimonianza storica su ciò che fu l’antifascismo e la Resistenza, faranno si che in poco tempo l’Associazione smetta di crescere e inizi inesorabilmente il suo inevitabile declino.
  • Riteniamo dunque sia auspicabile un dibattito pubblico su scala nazionale su questi temi che inquietano molte sezioni della nostra Associazione anche fuori dalla Valle di Susa. Auspichiamo che tale dibattito possa realizzarsi quanto prima, eventualmente durante la festa nazionale dell’A.N.P.I. di Marzabotto.

Concludiamo questo scritto confermando di non voler tirare nessuno per la giacchetta che per altro, i Partigiani non hanno mai portato, ma confermando la nostra scelta e la nostra determinazione ad aderire a ciò che riteniamo più opportuno, siano pure manifestazioni No Tav, poiché, oltre che iscritti all’A.N.P.I., ci riteniamo uomini e donne liberi/e, che hanno scelto, sollecitati dai valori dell’antifascismo e della Resistenza, dai nostri Partigiani, dai loro insegnamenti, di stare dalla parte giusta, quella così tanto menzionata dall’A.N.P.I. stessa, che crediamo non possa e non debba essere ridotta a quella innanzi ad un televisore avillente, monotematico e soporifero. L’A.N.P.I. per noi è e deve essere un’altra cosa.

E poi Presidente Smuraglia, porti pazienza, noi siamo vivi e dunque parteggiamo, esattamente come scrisse nel 1917 Antonio Gramsci, noto sovversivo.

Il Direttivo A.N.P.I. – Sez. Bussoleno-Foresto-Chianocco


APERITIVO RESISTENTE IN MEMORIA DI MARIO BONFIGLI


PRESIDIO ANTIFASCISTA, SABATO 31 MARZO 2012 – BORGO XX GIUGNO – ORE 16

Nel ricordare la figura del comandante partigiano della Formazione San Faustino-Proletaria d’Urto Mario Bonfigli ad un anno dalla scomparsa lo scorso 29 marzo, la sezione Anpi di Perugia “Bonfigli-Tomovic”, in vista dell’annunciata parata di FN sabato 31 marzo a Perugia, ha inviato al sindaco di Perugia, ai membri della giunta comunale e alle altre autorità cittadine, una lettera di condanna per il permesso concesso alla manifestazione di chiaro stampo xenofobo e fascista, e la richiesta di impedirne lo svolgimento, invitando iscritti e simpatizzanti a fare altrettanto, sia direttamente sia attraverso il social network. Questo il testo della lettera:

<<Oggetto: NO alla parata fascista del 31 Marzo!

Il 31 Marzo la formazione neo-fascista Forza Nuova intende scendere in
piazza a Perugia e insozzare con saluti romani e simbologia fascista la
gloriosa storia democratica e antifascista del territorio. La
manifestazione che Forza Nuova ha intenzione di svolgere a Perugia è una
palese violazione della Legge Scelba del 20 Giugno 1952 che all’articolo
4 sancisce come colpevole di reato chi “pubblicamente esalta esponenti,
principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità
antidemocratiche”.

Forza Nuova è un organizzazione neppure troppo nascostamente
neofascista che porta avanti una pratica squadrista, fascista e
razzista. L’autorizzazione ad una simile iniziativa oltre ad essere
extra-legale rappresenta un atto grave perchè infanga la storia e la
tradizione antifascista di Perugia e dell’Umbria e costituisce un
attacco ai diritti e alle conquiste realizzate dai nostri padri
partigiani con la Resistenza antifascista.

Chiediamo quindi al Sindaco Wladimiro Boccali e a tutti i
rappresentanti delle istituzioni, in nome della tradizione antifascista
e democratica di Perugia, di farsi garanti dell’applicazione della
Costituzione e di impedire lo svolgimento di questa parata fascista. In
caso contrario dovremmo considerarvi complici di chi riscrive la storia,
riabilita il fascismo e promuove razzismo e guerra tra poveri.

Distinti saluti>>

La sezione ANPI Perugia Centro “Bonfigli-Tomovic”


Basta ad iniziative di Casapound in Umbria

La sezione ANPI Perugia Bonfili/Tomovic vuole ricordare a tutte le amministrazioni comunali della regione che l’Umbria ha storicamente un’anima antifascista e partigiana.

Rimaniamo allibiti nell’apprendere che il comune di Bastia Umbra -a deprecabile imitazione di quanto già successo a Orvieto e Foligno – ha concesso le sue sale all’organizzazione neofascista Casapound, i cui militanti amano definirsi “fascisti del terzo millenio”. Ma è impossibile sbagliarsi sulle loro radici, visto che il leader di Casapound, Gianluca Iannone, parla di Mussolini come di “Sua eccellenza”, e dice di non vederne all’orizzonte “purtroppo” un valido erede. Fascista del terzo millennio, ma che deplora che “dopo 60 anni non si sia ancora riconosciuto l’indubbio valore storico, politico e sociale del fascismo”. La resistenza? Nel casapound-pensiero non conta nulla, anzi è stata solo tradimento, “gente che contravvenedo al coprifuoco accendeva le luci per mostrare la posizione agli alleati e far bombardare così la nostra patria”. Sbaglia chi, anche nelle nostre amministrazioni comunali, liquida certe frasi come boutade giovanili: Iannonne ha quasi 40 anni, e sa esattamennte ciò che dice, anche quando afferma che Hitler “era un rivoluzionario”, o che “chi sventola la bandiera dell’antifascismo provoca in me un profondo disgusto”.

Come associazione che difende la storia partigiana, non possiamo che opporci a tutto questo. In ragione di ciò, chiediamo la revoca immediata della concessione della sala e l’annullamento dell’iniziativa stessa, considerando ciò pura provocazione. Alle forze di sinistra del nostro territorio chiediamo un incontro per arginare insieme queste infiltrazioni neo fasciste nella nostra regione

Sezione Anpi Perugia Bonfigli/Tomovic


Venerdi 13 Maggio 2011 ore 19.30

Bonfigli/Tomovic

La notte del 22 settembre 1943 più di mille prigionieri, nella stragrande maggioranza montenegrini, fuggirono dal campo di concentramento PG n. 64 di Colfiorito. Tra di loro c’era uno studente poco più che ventenne, Milan Tomovic. Uno dei tanti che, invece di nascondersi o cercare di tornare  in Patria, decise di fermarsi in Umbria e proseguire qui la lotta contro il nazifascismo.
Inizialmente impegnato nella zona montana sopra Spello, Milan dimostrò subito coraggio e valore, tanto da meritare l’affidamento del comando di un distaccamento della IV brigata Garibaldi di Foligno, attivo ai confini fra Umbria e Marche, nella zona di monte Cavallo. Morì all’ospedale civile di Perugia, dove era stato segretamente portato e ricoverato, il 22 marzo 1944.
Mario Bonfigli, nome di battaglia “Mefisto”, medaglia d’argento al Valor Militare della Resistenza, è stato primo comandante della brigata “S. Faustino Proletaria d’Urto”, che operava nell’Alta valle del Tevere.
Tenente pilota della Regia Aeronautica, Mario era fuggito dall’aeroporto militare di Fano nei giorni successivi all’8 settembre 1943, con l’obiettivo di passare le linee e dare il suo contributo alla liberazione. L’Umbria fu per lui una scelta casuale e obbligata: il suo aereo, dopo un atterraggio di emergenza a Castiglion del Lago, fu scoperto dai tedeschi e reso inutilizzabile.  A Preggio, Bonfigli prese i primi contatti con la Resistenza, per trasferirsi poi verso Pietralunga. Non abbandonerà più l’Umbria, e resterà a Perugia anche dopo la Liberazione, diventando uno dei principali animatori dell’Anpi provinciale e regionale. Ci ha lasciato lo scorso 29 marzo.
Venerdì 13 maggio, alle ore 19, presso il circolo culturale Macadam, sito in Piazza Giordano Bruno 9, la sezione di Perugia dell’Anpi (Associazione nazionale Partigiani d’Italia) verrà ufficialmente intitolata a Mario Bonfigli e Milan Tomovic, figure diverse ma  ugualmente significative nella lotta per la libertà. Il primo per l’integrità morale, l’umanità, la  voglia mai sopita di combattere che ha saputo trasmettere anche e soprattutto a quei giovani, nipoti di quella generazione, che si sono avvicinati all’Anpi o con cui ha parlato nei suoi frequenti incontri con le scuole. Il secondo per ricordarci che la lotta e il sacrificio per la libertà non ha avuto confini, né esclusività di genere o nazionalità.
La serata sarà anche l’occasione di promuovere, in collaborazione con l’Isuc-Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea e con il Cnj-Coordinamento nazionale per la Jugoslavia, una riflessione storica sulla presenza di combattenti jugoslavi (e stranieri in genere) nella Resistenza umbra.
A tale proposito interverranno Dino Renato Nardelli, responsabile della Sezione didattica dell’Isuc, curatore del volume “Montenegrini internati a Campello e Colfiorito 1942-1943. Note biografiche”, Tommaso Rossi, ricercatore dell’Isuc, curatore del volume “Toso.Memorie di un comandante partigiano montenegrino” e Andrea Martocchia, segretario del Cnj, curatore del volume “I partigiani jugoslavi nella Resistenza italiana. Storie e memorie di una vicenda ignorata”.
L’incontro, coordinato da Mirella Alloisio, partigiana e presidente della sezione Anpi di Perugia, vedrà la partecipazione anche di Jacopo Mordenti, nipote di Mario Bonfigli.


Comunicato sulla guerra in Libia

In considerazione del recente sostanziale coinvolgimento del governo e delle forze armate italiane in atti di guerra in Libia, ci sembra opportuno segnalare alla Presidenza dell’ANPI nazionale la necessità di avviare una riflessione comune all’interno dell’Associazione. Tale approfondimento ci auguriamo porti a delle nette prese di posizione contro una escalation militare che colpirà non solo l’esercito fedele al dittatore Gheddafi ma, come purtroppo sempre avviene, anche gli inermi civili vicini ai territori sotto attacco.

Ricordiamo che la Libia è un Paese in piena guerra civile e che, nonostante il Presidente della Repubblica Napolitano parli, rispetto al nuovo coinvolgimento dei nostri militari, di una naturale prosecuzione del mandato del Nazioni Unite (con la risoluzione 1973), ci sembra dubbio che l’uso dei bombardieri armati di missili sia in linea con l’esclusiva protezione dei civili, come effettivamente richiesto dall’ONU.

Esprimiamo la nostra solidarietà ai combattenti in Libia per liberazione dall’oppressione di una dittatura crudele e sanguinaria, e riteniamo che il nostro Paese debba offrire appoggio e sostegno a tutti popoli che lottano contro regimi totalitari e liberticidi, nei limiti previsti dalla nostra Costituzione, ovvero senza un ingresso formale e sostanziale in guerra contro un altro Stato e i suoi abitanti.

La nostra Sezione mai come in questi giorni ritiene opportuno riaffermare i principi fondanti della Carta costituzionale che all’art. 11 ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…..

 

Perugia, 29 Aprile 2011

A.N.P.I. sezione di Perugia centro